AVVISO ALLE POPOLAZIONI
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arteideologia raccolta supplementi
nomade n. 5 dicembre 2011
OÙ SOMMES-NOUS?
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L'abituale affermazione che il capitalismo è nel ramo discendente e non può risalire  contiene due errori: quello fatalista e quello gradualista. Il primo è l'illusione che, finito il capitalismo di scendere, il socialismo verrà  di per se, senza agitazioni, lotte e scontri armati, senza preparazione  di partito. Il secondo, espresso dal fatto che la direzione del movimento si flette insensibilmente, equivale ad ammettere che elementi di socialismo compenetrino progressivamente il tessuto capitalistico.
Marx non ha prospettato un salire e poi un declinare del capitalismo, ma invece il contemporaneo  e dialettico esaltarsi della massa di forze produttive che il capitalismo  controlla, della loro accumulazione e concentrazione illimitata, e al tempo  stesso della reazione antagonistica, costituita da quella delle forze dominate che è la classe proletaria. Il potenziale produttivo ed economico  generale sale sempre finché l'equilibrio non è rotto, e si ha una fase esplosiva rivoluzionaria, nella quale in un brevissimo periodo precipitoso, col rompersi delle forme di produzione antiche, le forze di produzione ricadono per darsi un nuovo assetto e riprendere una più potente ascesa. La differenza fra le due concezioni, dì cui alle tavole I e II, nel linguaggio dei geometri sì esprime così: la prima curva o curva degli opportunisti (revisionisti tipo Bernstein, stalinisti emulativisti, intellettuali rivoluzionari pseudomarxisti) è una curva continua che in tutti i punti «ammette una tangente», ossia praticamente procede per variazioni impercettibili dì intensità e dì direzione.
La seconda curva, con cui sì è voluta dare una immagine semplificatrice della tanto deprecata «teoria delle catastrofi», presenta ad ogni epoca delle punte che in geometria si chiamano «cuspidi» o «punti singolari». In tali punti la continuità geometrica, e dunque la gradualità storica, sparisce, la curva « non ha tangente » o, anche, «ammette tutte le tangenti» -come nella settimana che Lenin non vollelasciar passare. Occorre appena notare che il senso generale ascendente non vuole legarsì a visioni idealistiche sull'indefinito progresso umano, ma al dato storico del continuo ingigantirsi della massa materiale delle forze produttive, nel succedersi delle grandi crisi storiche rivoluzionarie.


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L'affissione su NdR dell'Avviso alle popolazioni nel 1976, e la rispettiva legenda riportata in Aut.Tri 17139 nel Supplemento 3 al n.7 del dicembre 1983