BUNKER

Nelle attuali contingenze la parola "bunker" è stata ritenuta sufficiente per innescare un efficace "input" operativo; perché volutamente ambigua nella duplicità che la fa ruotare sull'asse dei suoi stessi significati tra difesa e offesa, resistenza passiva e preparazione per l'azione futura. Dunque una postazione critica; anch'essa da accogliersi nel suo doppio alludere all'analisi e al giudizio, ma anche alla difficoltà e al pericolo.

Avvalendosi della partecipazione e collaborazione di autori delle arti figurative e della letteratura, delle scienze urbane ed ecologiche, politiche, filosofiche, economiche e giuridiche, l'iniziativa è intesa a configurare una sorta di emblematico archivio di opere materiali, virtuali, progetti e prototipi, testimonianze e documentazioni di quanto il movimento dell'immaginario più conseguente e preventivo, proiettato a forza negli scenari duri della contemporaneità, vorrà e saprà produrre aderendo ed aggregandosi intorno alla proposta di Bunker.

Bunker darà informazioni e comunicazioni periodiche sull'avanzamento dei suoi lavori, ovunque e comunque si svolgeranno, senza limiti di tempo e di spazio, fin quando e dove, come e per quanto sarà capace di mobilitare e collegare organicamente quelle intelligenze che condividono le sue stesse attenzioni verso la stato attuale delle cose, colte nel loro perenne e sottinteso stato di guerra, al di là e nonostante dichiarazioni ufficiali da parte dei governi nazionali e dei loro stati maggiori.