SULL'ELEMENTO ADDIZIONALE IN PITTURA

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Kazimir Malevich
arteideologia raccolta supplementi
nomade n.11 dicembre 2015
COME STANNO LE COSE
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La pittura si suddivide in una moltitudine di correnti, ciascuna con il proprio elemento addizionale, in essa si elaborano le culture d'unione delle rette e delle curve, così come dei rapporti colorati; la tela del pittore, invece, e il luogo, o campo visivo, su cui si vede in forma ingrandita una certa cultura delle rette e delle curve. In altre parole si può dire che in ogni campo visivo vediamo il grafico del movimento del punto di centro dell’energia delle condizioni più svariate, lineari, curve, ondulate, rette, che si dividono in parti separate, si frammentano, formano singole colonie che, a loro volta, si uniscono in un solo sistema generale, e per quanto riguarda la loro condizione colorata di frammenti o di elementi lineari, essi si presentano sotto svariati aspetti; si trasformano in concentrazioni rigorosamente grafiche, si comprimono o si scompongono, si inspessiscono; formano delle macchie, delle nebulose, a volte sono trasparenti, di proprietà vitrea, penetrabili o no.
Dai loro raggruppamenti frammentati dipende anche la nostra definizione della categoria cui essi appartengono. Secondo una certa condizione delle rette e delle curve definiamo la loro appartenenza alla cultura di una certa corrente pittorica; così, per esempio, si possono raccogliere gli elementi tipici dell’Impressionismo, dell’Espres-sionismo, del Cézannismo, del Cubismo, del Fufurismo, del Costruttivismo, del Suprematismo e muovendo da questi tracciare alcuni cartogrammi, trovare in essi tutto un sistema di sviluppo delle rette e delle curve, trovare leggi di strutture, lineari e colorate, e determinare l'influenza, sul loro sviluppo, della vita sociale, dell’epoca contemporanea e dell'epoca passata.
L'analisi pittorica, secondo il mio punto di vista, è pari all'analisi batteriologica in senso medico, che effettua l'analisi e la ricerca delle cause di una malattia o di un’affezione di un individuo. Con queste analisi osserviamo che questa o quella linea retta o curva si stacca o si disgrega, o esiste in un'unica contrazione lineare, per esempio Koch ha scoperto nelle affezioni polmonari la linea che è stata chiamata bacillo di Koch. Io direi che questo bacillo o linea è l'elemento addizionale che ha per l’appunto influenzato l’organismo umano, come una grandezza addizionale, da cui dipende tutto il comportamento e la condizione di un uomo. L'uomo con questo elemento addizionale appartiene alla categoria di coloro che sono malati perché il suo stato normale è un comportamento diverso. La sua temperatura normale è 36,5 e se questa è più alta, il suo peso diminuisce. Ma in realtà si compie un processo naturale. Il bacillo della tubercolosi ragionerebbe diversamente e riterrebbe di trovarsi in un rapporto normale con l'organismo che si modifica in virtù dei suoi rapporti economici nutritivi normali. Non si parla neppure di alcun nocumento per l'uomo o di alterazioni della sua vita normale, così come non si parla del perché uccidiamo un maiale o un bue. Per quanto riguarda le correnti pittoriche menzionate, conviene dunque parlare di totale analogia con le malattie, categorie normali e anormali nell'arte. Così, per esempio, nella condizione normale stabilita dalla scuola pittorica di Barbizon l'apparizione dell'elemento addizionale impressionista ha provocato nella società una certa attitudine, ossia: si teneva in conto il comportamento malato anormale del pittore, l'impressione che non corrispondeva per natura alla norma della maggioranza. L'apparizione dell'ultimo Cézanne e in seguito del Cubismo, del Futurismo, ha provocato ancor più indignazione, più collera nella società, e anche nella critica, che diceva che le recente forme d'arte prendevano l'aspetto del pittore degenerato, vi vedeva rachitismo, debolezza e malattie mentali. Aveva paura della morte dell’arte, temeva per il suo stato normale, come un uomo ha paura del pidocchio tifico, del colera, della peste, del bacillo della tubercolosi. La società  e il Ministero dell'Istruzione hanno preso tutte le misure disinfettando le Scuole Superiori di Belle Arti contro la diffusione dell'infezione futurista. Vi è qui un'analogia con il Commissariato del Popolo alla Sanità che, a sua volta, dà la caccia a tutte le malattie, prende ogni sorta di misura per annientare tutti i bacilli possibili e isolare i sani dai malati. Ma nonostante tutte le precauzioni igieniche, tanto in medicina quanto in arte, non è possibile isolarsi dagli elementi addizionali. L'elemento addizionale è così forte che può addirittura sollevare una rivoluzione in un dato regime normale e produrre un nuovo ordine di cultura.
Esiste attualmente una moltitudine di correnti pittoriche, ognuna di queste correnti contagia una certa parte della società. I piu contaminati dagli elementi addizionali pittorici in questa società sono i pittori. Il loro organismo è più predisposto allo sviluppo della cultura di uno degli elementi addizionali pittorici.
Essendo arrivato a queste conclusioni attraverso l'analisi possibile delle opere, ho ottenuto certi cartogrammi, nel campo visivo dei quali ho trovato una quantità di elementi addizionali di queste o quelle correnti. Svolgendo le ricerche sul Cézannismo, il Cubismo e il Suprematismo, sono riuscito a stabilire tre tipi di elementi addizionali come cause principali di questa o quella modificazione della struttura pittorica. Avendo stabilito questi tre tipi, ho avuto la possibilità di definire la percentuale nelle opere della tela pittorica analizzata. Quest'ultima definizione mi ha suggerito l’idea che grazie all'analisi dei lavori del paziente che desidera apprendere la pittura si può stabilire una diagnosi esatta, stabilire esattamente un metodo o una dieta per ogni singolo soggetto. E se sono presenti fenomeni omogenei si possono costruire intere sezioni (palazzi, facoltà) e per ciascuna stabilire il grado di sviluppo pittorico di quella cultura cui corrisponde l'elemento addizionale.
Nel corso di svariati anni ho condotto esperimenti su individui colpiti da questa o quella cultura dell’elemento addizionale pittorico e ho ottenuto risultati inattesi in senso positivo. Bisogna dire che il periodo dell'epoca rivoluzionaria è trascorso in un entusiasmo e in un fervore senza precedenti nei confronti delle nuove arti da parte della gioventù e ha raggiunto un'incredibile forza nel 1919. Si può paragonare questa epidemia pittorica all'epidemia di tifo, il Cézannismo ha inflitto alla gioventù affezioni in percentuale incredibile, toccando i centri pittorici; a esso seguirono il Cubismo, il Futurismo, il Suprematismo. L'elemento addizionale di Cézanne, come quello del Cubismo, si è sviluppato favorevolmente. Mi si è aperta la possibilità di condurre tutti gli esperimenti possibili per la ricerca dell’azione svolta dagli elementi addizionali sui centri pittorici dei soggetti. Per questa analisi l’Istituto organizzato a Vitebsk ha offerto la possibilità di portare avanti il lavoro a piena velocità. I pazienti colpiti dalla pittura sono stati suddivisi in diversi stati tipici che io ho, secondo le possibilità, riunito in gruppi più omogenei, in base al tipo di affezione pittorica. Naturalmente, la più alta percentuale di affezione pittorica si è determinata nel gruppo cosiddetto accademico, una grande parte di quel gruppo era gia preparata a ricevere l'inoculazione del nuovo stato della pittura, di uno dei suoi elementi addizionali. Decisi di verificare in natura alcune mie deduzioni teoriche sull'azione dell'elemento addizionale di Cézanne, prescrivendone una certa dose oppure stabilendo una dieta, e scoprii che la sua azione aveva prodotto la rigenerazione del centro pittorico e che i pittori erano entrati nello stadio della cultura pittorica cézannista. Il  lavoro portato a termine mi soddisfece completamente. >
Si può dire che tutta una corsia di pittori affetti da Cézannismo fu assegnata al professor Falk [1], il quale, in quel momento, stava lavorando alle deduzioni della cultura cézannista dell'elemento addizionale.
In questo gruppo si distinguevano alcuni pazienti che erano predisposti alla cultura dell’elemento addizionale del Cubismo. Io presentai diverse organizzazioni dell'elemento addizionale cubista composte di frammenti e di sistemi. La loro azione sugli ascoltatori fu forte, questi ultimi avevano una temperatura pittorica diversa. Li divisi anche in gruppi di condizione diversa ed effettuai le osservazioni e le relative analisi dell'azione dell'elemento addizionale cubista sul centro pittorico del soggetto. Anche quest'ultima esperienza ha dato risultati favorevoli.
Così, per esempio, prescrissi ad alcuni una dose massiccia di rette e di curve cubiste d'unione, nonostante che l’organismo di colui che era stato colpito dalla pittura contenesse ancora in alta percentuale la colorazione delle curve cézanniste. L'azione dei due stati pittorici del Cubismo e del Cézannismo ha influenzato in modo incredibile l’organismo che oscillava instancabilmente come la temperatura, ora elevando la curva falciforme del Cubismo, ora la curva di Cézanne. Io continuai a insistere e ad aumentare la percentuale dell’elemento addizionale del Cubismo fino a che l’individuo non reggeva più, s’indeboliva. Notai in quel momento che la curva fibrosa di Cézanne iniziava a manifestarsi in modo più forte ma alla fine fu la curva falciforme del Cubismo a uscirne totalmente vittoriosa. Le mie osservazioni furono condotte su due individui di cultura cézannista, uno dei quali, nonostante la dose fortemente rinforzata di Cubismo, ha resistito a lungo; il suo organismo opponeva una forte resistenza alle curve cézanniste, imponendo continuamente la curva falciforme cubista. Ma io avevo previsto in anticipo i risultati del felice sviluppo della curva falciforme, il suo limite e la sua caduta, e per accelerare la crisi misi in marcia la retta suprematista. In tal modo il pittore ha ricevuto una miscela di tre elementi addizionali, di tre culture: cézannista, cubista e suprematista. Con una simile unione ho ottenuto una miscela eclettica di struttura pittorica, si sono ottenute due combinazioni delle culture pittoricamente cézannista e cubista con la retta incolore suprematista. Nell'organismo si è ottenuto una tripla azione reciproca.
Io contavo di ottenere il risultato della decostruzione del centro di costruzione dell'individuo, di rendere più difficile per la sua complessità la soluzione del problema pittorico, vale a dire che l'unione di tre elementi addizionali appariva impossibile, poiché si contraddicevano fra loro, i loro livelli erano diversi in base alla pittura, alla colorazione, e uno di essi era persino incolore. L'individuo deve venire a capo di una cosa alla volta, scegliere uno degli elementi addizionali e coltivarlo, e io vedevo che, malgrado tutti gli sforzi dell’individuo per restare nella retta suprematista, egli era costretto a sprofondare fino alla cultura cézannista. In questo modo ho chiarito molto nettamente il grado d'azione dei tre elementi e ho visto i loro risultati nella pratica, prescrivendoli all’individuo nel quale la percentuale della curva fibrosa cézannista era più alta che negli altri. In seguito ho prodotto in altri individui lo sviluppo progressivo di questo o quell'elemento, portandolo cioè quasi fino alla norma massimale, mentre a tutte le altre culture che si trovavano in lui, diciamo la curva falciforme del Cubismo, o la retta del Suprematismo, ho lasciato libero sviluppo. A partire da questo metodo ho visto che, avvicinandosi al termine della norma, per così dire, del grado cézannista, le curve cubiste hanno iniziato impercettibilmente a svilupparsi nelle loro tipiche unioni. In questo periodo di sviluppo della curva falciforme ci sono stati casi d'attrazione verso la retta suprematista, ma io mi sono opposto con ogni mezzo possibile allo sviluppo di questa attrazione, cioè mi sono sforzato di conservare il centro pittorico dell’individuo nella sua cultura pura, quella dell'elemento addizionale che si stava sviluppando in lui. Ho tuttora in osservazione questo gruppo e ritengo sia prematuro parlare di risultati. Una simile attitudine ha dato, dal mio punto di vista, importanti risultati: gli sviluppi alternati delle culture pittoriche nell’individuo collocano l’organismo nell’ultima cultura come attività costante. Il suo rapporto con la forma resta esente da mescolanze eclettiche. > segue in pagina successiva
Kazimir Severinovič Malevič 1924-1927, Analytical Chart, stampe tipografiche, foto su gelatina d'argento, inchiostro, pastello e matita su carte (cm 72.4x98.4)
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[1] Robert Falk (l886-l958), pittore ebreo russo di ispirazione cézanniana. è stato tra i fondatori e partecipanti più attivi del gruppo artistico Fante di Quadri, gruppo di avanguardia russo fondato nel l909 a Mosca. Larionov fu, per un breve periodo, lo spirito guida del gruppo, di cui Falk e Lentulov furono gli esponenti più importanti. La prima mostra del 19l0 ottenne un grande successo, introducendo in Russia l’arte contenporanea europea e le opere di Kandinsky.  Dal 1911 prese parte alle esposizioni di Mir Iskusstva.