VITTORIA SUL SOLE

Opera in due atti e sei quadri di Aleksej Kručenych
Musica di Michail V. Matjusin
Scene e costumi di Kazimir S. Malevič
Libretto
arteideologia raccolta supplementi
nomade n. 7 dicembre 2013
RINEGOZIARE GLI ATTI MANCATI
_1913
pagina
PROLOGO
NOVELLETTE BROGLIOPEROSE
di Velemir Chlebnikov

Uomini! Voi che siete nati e non ancora morti. Sbrigatevi ad andare nel contemplatore o dal contemplista

FUTURISTA
Il contemplista vi condurrà
Il contempliere è condostile
Il raduno di tenebrosi condottieri
Dai tormentieri e tragitori ai feliciani ai ridologi dell'aldilà e ai felicitologi passeranno davanti ai guardatori attenti, ai contemplisti e ai vedutori:
passerosi, esserosi, canterosi, viverosi, andieri, chiamerosi
grandiosi, litigatori di destini e piccolini.
I chiamerosi vi chiameranno come i dilànti semicelesti.
I passerosi vi racconteranno chi eravate una volta.
Viverosi, chi siete, esserosi chi sareste stati.
I piccolini mattinologi e mattinosi vi racconteranno chi sarete.
I giammaitori passeranno come una lieve visione notturna.
I piccoli sovranitini vi condurranno d'autorità.
Qui ci saranno i talvoltatori e gli immaginanti.
E con essi fa sogno e caldo.
I fischisti e i cantoristi asciugheranno la lacrima.
Un guerriero, un soldato e un aratore. II fantasticoso,
il canzonante e il sognatiere.
I discorsieri e i doppieri cantantieri vi sedurranno.
L'ercolante sostituirà il gracilante.
Il primi contemplesi - allora il contemplista e trasmutiere.
Gli andatori corsiprofetanti minacciodicenti sconvolgeranno.
Gli effigimen clell'azionibile passeranno in pieno agghindìo, diretti dal mago indicatore dei giochi, in splendide agghindurie, mostrando il mattino, la serata degli azionamenti, secondo l'idea del sognaromante, questo nume degli attieri e agente di agentori.
L'infantilo del contemplastello «Futurlandia» ha un suo suggeritiere.
Egli baderà che i parlantai e i canterosi vadano d'accordo, non vaghino alla cieca ma, raggiunta la principanza sugli ascoltatieri, liberino la popolanza del contemplastello dal corruccio dei Suzdaliani.
I guardonai composti dal logoraio, creeranno la travestitura della natura. 
Occupate prima del campanello i posti sulle nuvole e sugli alberi e sulle secche di balena.
I suoni provenienti dalla trombaia voleranno sino a voi.
L'utilman vi verrà incontro.
Il sibilosogno dello schiumolumento colmerà il contempliere.
I suonatai ascolteranno i passeggiatai-volontài.
I semi di «Futurlandia» voleranno nella vita.
Il contempliere è una bocca!
Sii suono (orecchiuto) contemplista!
E guardatore.

ATTO PRIMO
PRIMO QUADRO
in bianco e nero - pareti bianche pavimento nero

(Due macisti stracciano il sipario)

IL PRIMO MACISTE - Tutto bene ciò che comincia bene!

IL SECONDO MACISTE - E ciò che finisce?

IL PRIMO
Non ci sarà fine!
Noi sconfiggiamo l'Universo
Noi armiamo il mondo contro noi stessi
Organizziamo la strage degli spaventapasseri
Quanto sangue Quante sciabole
E corpi da cannone!
Ne carichiamo a mucchi!
(Cantano)
Grasse bellezze
Abbiamo chiuso in casa
Che ci vadano gli ubriachi
Diversi e tutti nudi
Noi non abbiamo canti
Sospiri e lodi
Che leniscano la muffa
Di putride naiadi!...

(II primo maciste esce lentamente)

SECONDO MACISTE
Sole tu generavi tormenti
Ed incendiavi col raggio tuo ardente
Ti avvolgeremo in una coltre polverosa
Ti inchioderemo a una casa di cemento!

(Compaiono Nerone e Caligola in una sola persona che ha solo il braccio sinistro sollevato e piegato ad angolo retto)

NERONE E CALIGOLA (In tono minaccioso)
Kjuin surn der
Me ne andavo leggero
giovedì scorso
Arrostite strappate ciò che non cossi.
(Si pietrifica in una nobile postura, poi canta; durante il canto entra il secondo maciste)
Io mangio il cane
E Ie zampette bianche
Una polpetta fritta
Patate stufate
Il posto è limitato
Suggello tacente
za sa ce.

(Entra sul carrello di un aereo un Viaggiatore di tutti i secoli - ha indosso fogli con scritte «età della pietra» «medio evo» ecc. ... Nerone nello spazio)

NERONE E CALIGOLA
E’ inammissibile parlare in questo tono con gli anziani ...
se non sopporta il volatiliere...

IL VIAGGIATORE
Amico tutto si è fermato
Di colpo i cannoni
(Canta)
II lago dorme
Molta polvere
Diluvio... Guarda
Tutto si è fatto maschile
II lago è più duro del ferro
Non credere all'antica misura.

(Nerone guarda attentamente con gli occhialini il ferro delle ruote)

IL VIAGGIATORE (Canta)
Ha scatenato Ie bufere
Percorre dei velami
più veloce il tempestometro
Non credere ai primi pesi
Ti siederanno sui polpacci
Se non troverai talloni vuoti

NERONE E CALIGOLA
E’ inammissibile parlare in questo tono con gli anziani! Loro amano i giovani
Ho cercato del brodo la schiumetta
Ho cercato una scheggetta di vetro - hanno divorato tutto senza lasciare neanche una lisca...
Mah, che fare, me ne andrò di traverso nel XVI secolo tra virgolette da qui.
(Si allontana volto a metà agli spettatori)
Hanno lordato tutto, pure vomito di lische
(Sfila gli stivali esce)

IL VIAGGIATORE
Io viaggerò per tutti i secoli, sono stato nel 35° lì c'è forza senza violenza e i rivoltosi combattono contro il Sole anche se non c'è gioia tutti sembrano felici e immortali... Non a caso sono tutto impolverato e diagonale ... Un regno di fantasmi... Io viaggerò per tutti i secoli anche se ho perduto due panieri finché non troverò posto.
(Un tipo Malintenzionato strisda furtivo e origlia)
L'afibia mi sta stretta l'ipogeo è buio... Lumi... Ma io ho attraversato tutto (agli spettatori): Odora di frana piovosa.
Gli occhi dei lunatici sono schizzati di tè e ammiccano ai grattacieli e sulle scale a chiocciola si sono acconciati i mercanti... I cammelli delle fabbriche già minacciano con lardo tostato mentre io non ho ancora percorso un solo luogo. Qualcosa mi aspetta alla stazione.
(Canta)
Né piu né meno
Che recidere Ie paurosine
Fermate, fermate
Pillola pallola
trottola
Io ardito affumicherò la mia strada e non lascerò traccia...
La cosa nuova... 

IL TIPO MALINTENZIONATO - Ma insomma, tu volerai per davvero?

IL VIAGGIATORE
E allora? Forse che Ie mie ruote non troveranno i loro chiodi?
(Un tipo spara. IL VIAGGIATORE dondola, grida)
Guarnigione! Cattura col sonno
i sonnecchiatori... Z. Z. Z.!
(Allora IL MALINTENZIONATO si sdraia e si copre col fucile)
Benché non mi sia neanche sparato - per timidezza -
Mi sono invece eretto un monumento - mica scemo!
A me per primo un monumento - magnifico!...
Un nero tiro a due viene dritto verso me
(Compare una mitraglia futurista si ferma accanto a un palo del telegrafo)
Oh dolore! Ciò significa il modo in cui ho colto di sorpresa il mio nemico – ci ho riflettuto...
Io senza continuazione e senza imitazione

(Entra un ATTACCABRIGHE, gironzola e canta)
Piroetta la cavalletta
Trinca la picca
Picca la trinca
Non lasciare Ie armi a pranzo per il pranzo
Né per la polenta di grano saraceno
Non colpisci? Rincorreteli
(Uno cade, spara in silenzio più volte col fucile)
All'attacco!
Ha-ha-ha! Avversari, siete stanchi o non mi riconoscete?
Nemici accostatevi dalle maglie delle reti sfidatemi a duello. lo ho spezzato da solo la mia gola, mi trasformerò in polvere, in ovatta, in gancio e in cappio... 0 forse pensate che il gancio sia più pericoloso dell'ovatta?
(Corre via e torna dopo un minuto)
Pallottole nel cavolo!...
E... dietro il tramezzo! Trascinalo il cadavere col naso blu.
(L'avversario si trascina da solo per i capelli - striscia in ginocchio)
Vile che sei, ti tradisci e ti conduci da te stesso!
(L'attaccabrighe ride da una parte)

L'ATTACCABRIGHE
Miserabile va' a scrollarti e a lavarti di tutta la polvere e dei trucioli da loculo che ti ritrovi...
(L'avversario piange)

IL MALINTENZIONATO
Ah, nuca dell'avversario! tu mi prendi per una forchetta e prendi in giro il mio pensiero ma io me l'aspettavo e non ti ho assalito con la spada.
Io sono il prolungamento delle mie stesse strade
Io aspettavo... Ho sepolto la mia spada con cura nella terra, ho preso una palla nuova e l'ho lanciata.
(Mostra una mossa da calciatore)
Nel vostro gregge... Ora siete smarriti... Oppressi, non potete distinguere Ie vostre teste lisce dalla palla vi siete smarriti e rifugiati dietro la panchina mentre Ie spade terrorizzate si infilano da sole nella terra impaurite dalla palla:
se sei infedele scappa via colpirai la testa del tuo padrone e questi la rincorrerà nella rivenditoria di fiori...

 SECONDO QUADRO
Pareti e pavimento verdi

(Passano guerrieri nemici in costumi turchi - uno zoppo ogni cento - con i vessilli abbassati, alcuni di essi sono molto grassi).
(Uno dei guerrieri si fa avanti e dà al Malintenzionato dei fiori - questo li calpesta).

IL MALINTENZIONATO
Esci incontro a te stesso con un cavallo pezzato il fucile sottobraccio... Va'!
lo ti ho cercato a lungo eccoti infine fungo sudato
(Si mette a litigare con se stesso. Entrano i cantanti vestiti da sportsmen e dei macisti.

Uno degli SPORTSMEN canta)
Non c'è più il mondo dei fiori
Cieli copritevi di putridume
(lo lo dico non per i nemici
ma a voi amici miei)

Tutti i frutti dei giorni autunnali
E il frutto calloso dell'estate
Non voi il nuovissimo bardo
Sublimerà

IL PRIMO MACISTE
Andate milioni di strade -
0 in russo si dira buiomen
Stridore di pattini di carri
E - bisogna dirlo? - Le teste strette
In modo inatteso anche a loro stesse
Hanno cominciato sonnolente a battersi
E hanno sollevato un tal polverone
Come se avessero preso Port Arthur

IL CORO
Incede il carro della vittoria
II tiro a due delle vittorie
Che gioia sotto le ruote
Sue cadere

IL PRIMO MACISTE
Suggellata con ceralacca
E’ la vittoria matura
Ora a noi non costa nulla
II Sole giace ai nostri piedi trafitto!
Attaccate lite con le mitraglie
Schiacciatele con l'unghia
Allora dirò: eccovi
Macisti grandiosi!

IL CORO
Che calpestino
I cavalli arroventati
E i capelli si arriccino
Nel puzzo della pelle!...

IL SECONDO MACISTE
II sale striscerà al pastore
II cavallo ha costruito un ponte nell'orecchio
Chi vi tiene ai vostri posti
Correte lungo Ie costole nere

Tra il vapore e il fumo
E i becchi dei rubinetti
L'umanità si è eretta sulla terrazza
Agita verghe di tè

IL PRIMO MACISTE
Non andate oltre la linea del fuoco
L'uccello di ferro vola
Lo spirito silvano agita la barba
Nascosta sotto lo zoccolo

Gemono Ie violette
Sotto il pesante tallone
E tacerà il bastone
Nella pozza tombale

I DUE MACISTI (cantano)
II Sole si è nascosto
La tenebra ci ha invaso
Prendiamo tutti i coltelli
Per aspettare sottochiave

Sipario

TERZO QUADRO
Pareti e pavimento neri.
(Entrano I BECCHINI. La metà superiore è bianca e rossa, quella inferiore è nera).

I BECCHINI (Cantano)
Spaccare la tartaruga
cadere sulla culla
Della rapa sanguinaria
Salutate la gabbia

La cimice grassa puzza di tomba...
II piedino nero...
Dondola la tomba appiattita
II merletto dei trucioli si contorce.

QUARTO QUADRO

IL CONVERSATORE (al telefono)
Che cosa? Hanno imprigionato il Sole?
Grazie.
(Entrano i portantini del Sole - sono così assembrati che non si vede il Sole)

UNO
Siamo giunti dai decimi terri.
Terribili!...
Sappiate che la Terra non gira più.

MOLTI
Noi abbiamo estirpato il Sole con Ie radici vive
Grasse che puzzavano di aritmetica
Ecco guardate.

UNO
Bisogna istituire una festa: il Giorno della vittoria sul Sole.

IN CORO (Cantano)
Siamo liberi
II Sole è battuto...
Salve tenebra!
E neri numi
II loro favorito - è un porco!

UNO
II Sole del secolo di ferro è morto! I cannoni rotti sono caduti e Ie gomme si piegano come cera dinanzi agli sguardi!

IL CONVERSATORE
Che cosa?... Chi sperava nel fuoco del cannone sarà bollito ancor oggi con la polenta!
Ascoltate!

UNO
Su gradini più massicci
Scavati non nel fuoco
non nel ferro e nel marmo
Non in lastre d'aria
Nel fumo dell'ebbrezza
E della polvere grassa
Scoppiano i colpi
Di salute come porci
In volto siamo scuri
La nostra luce è dentro
Ci scaldano Ie sgonfie mammelle
Di un'alba rossa

BRN BRN

Sipario

IL DECIMO TERRO

ATTO SECONDO
QUINTO QUADRO
Immagini di pareti esterne di case con Ie finestre aperte stranamente verso I'interno come tubi perforati ci sono molte finestre poste in file diseguali e sembra che si spostino sospettosamente.

Compare
CCHIO VARIOPINTO
il passato va via
veloce vapore
e mette il catenaccio
e il teschio è schizzato nella porta della panchina.
(fugge via come inseguendo il teschio)

(entrano da un lato i NUOVI dall'altro i PAVIDI)

NUOVI
Abbiamo sparato al passato

PAVIDI
Allora e rimasto qualcosa?
- neanche una traccia
- è profondo il vuoto?
- II vuoto ventila tutta la città. Tutti hanno cominciato a respirare meglio e molti non sanno cosa farsene di questa straordinaria leggerezza. Alcuni hanno tentato di affogarsi, i deboli sono impazziti dicendo: certo che possiamo diventare temibili e terribili.
La cosa li affliggeva.

PAVIDI
Non bisognava mostrar loro strade aperte,
trattenete la folla;

NUOVI
Uno ha portato il suo dolore, prendetelo, non mi serve più!
Credeva persino che dentro di sé ci fosse più luce che una mammella
Che giri per un po' (grida).

IL LETTORE
Com’è insolita la vita senza passato -
Con pericoli ma senza pentimenti e ricordi...
Dimenticati gli errori e con gli insuccessi piagnucolanti fastidiosamente negli orecchi adesso voi somigliate a uno specchio limpido o a un bacino d'acqua dove in una grotta pulita scodinzolano pesciolini d'oro spensierati come turchi riconoscenti
(turbato – prima dormiva - entra un grassone)

IL GRASSONE
La testa faccia due passi indietro - ubbidisca!
rimane sempre indietro!
Vergogna!
dov'è il tramonto? me la batto... fa giomo... a casa mia tutto
si vede... veloci dobbiamo filarcela... (solleva qualcosa)
un pezzo di aereo o di samovar (se lo morsica)
è idrogeno solforato!
è certo un pezzo d'inferno me lo prendo di scorta... (lo nasconde).

IL LETTORE (frettolosamente)
Voglio dire ancora - ricordatevi del passato
pieno di tristezza e di errori...
Ie ginocchia piegate e spezzate... ricordiamo e confrontiamo col
presente... è così piacevole:
liberi dal peso delta gravitazione universale noi stravagantemente
disponiamo Ie nostre carabattole come se ci
trasferisse in un ricco reame

IL GRASSONE (canta)
la ritrosia a spararsi
è difficile per istrada
pauratraglia e forca
attanaglia il polpaccio...

IL LETTORE (interrompendo)
o voi non sentite come vivono Ie due palle: una tappata acidotta e tiepidina e l'altra che batte dal sottoterra
come un vulcano che erutta... (MUSICA)
sono incompatibili... (musica di forza)
solo teschi corrosi corrono sulle loro uniche quattro gambe - e probabile che siano teschi delle fondamenta... (va via).

SESTO QUADRO

IL GRASSONE
I decimi terri... Ie finestre sono costruite tutte all'interno I'edificio è circondato vivi come sai fare
Altro che decimi terri! non sapevi neanche che tocca sta-
re reclusi sotto chiave
senza muovere testa e braccio né svitarsi o fare un movimento non appena l'ascia compie la maledetta tosatura di tutti noi camminiamo calvi e non fa calore solo sudore questo clima empio non cresce neanche un cavolo o una cipolla e il mercato invece - dove sta? - dicono sulle isole...
se invece si potesse salire per Ie scale al cervello di questa casa e aprirvi la porta n° 35 - eccoli i miracoli! sì, qui non è poi così semplice anche se a vedersi è come un comò - e basta! e invece vaghi e poi vaghi
(s'infila in alto chissà dove)
no non ora tutte Ie strade si sono imbrogliate e vanno in alto verso la terra e non ci sono entrate laterali... ehi chi è là dei nostri ci dia una corda o spari la voce... cst! fucili di betulla capirai!

UN ANZIANO LOCALE
prego per l'entrata diritto indietro uscirete... un'altra non c'è non c'è oppure dritto in alto verso la terra
- fa un po' paura
- fate come volete

IL GRASSONE
se potessi caricare il mio orologio.
ehi giogo da che parte gira il tuo orologio? la lancetta?

L'OPERAlO PIU’ ATTENTO
indietro tutte e due Ie lancette subito prima di pranzo ma ora c’è solo una torre, Ie ruote - vedi? (I'anziano locale esce)

IL GRASSONE
oh sto cadendo
(guarda nella sezione dell'orologio: la torre il cielo Ie strade con Ie cime in basso - come in uno specchio)
dove mettere l'orologio?

UN OPERAIO
che vi credete questa è gente che non perdona! Che calcolate a fare, l'importante è fare alla svelta. Metti su due molari un vagone di vecchie casse e mettici sabbia gialla gli va bene anche questo, quindi pensateci voi, la cosa più semplice è che vadano a sbattere contro qualche tubo in poltrona e allora? c'è tanta di quella gente là che si è arrampicata così in alto che non gliene importa un bel niente di come stanno Ie locomotive i loro zoccoli ecc. questo è certo!
la stufa insegue Ie trecce
come raggiunge un'antilope
ma il fatto è
che nessuno espone la fronte
e del resto lascio tutto come prima (esce)

IL GRASSONE alla finestra
Ma sì ma sì, ecco, ieri qui c'era un palo
telegrafico, oggi compare un buffet e domani, magari,
vedremo mattoni.
qui succede tutti i giorni che nessuno
sa dov'è la fermata e dove mangeranno
ehi tu afferra i piedi (esce dalla finestra verso I'alto)

(fracasso di un'elica dietro la scena. accorre UN GIOVANE: canta spaventato una canzone borghese)

Ju ju iuk
Ju ju juk
gr gr gr
pm
pm
dr dr rd rd
u u u
kn kn lk m
ba ba ba ba

morirà la patria
di libellule
disegna gigli
la locomotiva
(si sente i! rumore dell'elica)

non mi impiglio nelle catene
calappi bellezze
sete grezze
rudi astuzie

mi infilo pian piano
nella strada buia
nel sentiero stretto
sotto il braccio di una vacca

vacche nere
segnale segreto
sotto la sella setosa
è nascosto un tesoro

io zitto zitto
sto a guardarle
furtivo un ago sottile
si annida nel collo

(arrivano gli SPORTSMEN al ritmo delle linee degli edifici)
per qui... tutto fugge senza resistenza
qui si dirigono da ogni angolo di strada
locomotivano cento zoccoletti
sorpassano, sorprendono gli inetti
soffocano e basta
attenzione ai fantasmi
dagli occhi variopinti...
ci saranno terre futuriste
chi è disturbato da questi indugi che volti Ie spalle

(cantano)

dall'alto dei grattacieli
sfrenatamente
fiottano equipaggi
neppure la mitraglia abbatte poi così

ovunque ghiacciano monopattini
muoiono stecchiti bicchieri manifesti
Passi appesi
alle insegne
corre la gente
giù a calderoni (musica di clacson di macchine)
e i sipari storti
rovesciano vetri
gr    zm
km
odgn sprg vrzl
gl...

(un fragore improvviso - cade un aeroplano - sulla scena compare un'ala spezzata)

(grida)
z... z... batte, batte, una donna è stata schiacciata il ponte l'ha rovesciata
(dopo il crollo una parte si slancia verso I'aeroplano e una parte fa da spettatore)

PRIMO
all'apparenza è grande sul suo seggio
il ruzzolatore si è pettinato

SECONDO
sprenkurezato stor dvan entel ti te

TERZO
amda kurlo tu ti acchiappato, succhiato

L'AVIATORE (dietro Ie scene sghignazza, si mostra e continua a sghignazzare)
Ha - ha- ha sono vivo
(e tutti gli altri ridono)
sono vivo solo Ie ali si sono spiegazzate un po' ma la capoccia è qua!
(canta una canzone di guerra)
l l l
kr kr
tip
timt
kr vd t r
kr vubr
du du
ra l
k b i
zr
vita
dita

(entrano i macisti)

tutto è bene ciò
che comincia bene
e non ha fine
il mondo perirà e noi non
abbiamo fine! 

(sipario)
pagina

Il testo dell'opera lirica Vittoria sul sole è stato tradotto dal russo da Marina di Filippo, ed incluso nel catalogo Kazimir Malevic, una retrospettiva (Firenze, Palazzo Medici-Riccardi sett.- dic. 1993), Artificio Edizioni, Firenze 1993 - Libretto